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PRESENTAZIONE

Il tumore a cellule renali rappresenta, in Italia e nel mondo, circa il 3% delle malattie neoplastiche dell’adulto. Il carcinoma prostatico rappresenta la seconda causa di morte per cancro nei paesi occidentali tra gli uomini ed è il cancro più diagnosticato nella popolazione maschile. Il numero dei nuovi casi tende ad aumentare sia a causa della crescita della popolazione e dell’invecchiamento della stessa che a causa dell’invecchiamento dell’incidenza indipendente dall'età.

Il tumore a cellule renali rappresenta, in Italia e nel mondo, circa il 3% delle malattie neoplastiche dell’adulto. Il Carcinoma prostatico rappresenta la seconda causa di morte per cancro nei paesi occidentali tra gli uomini ed è il cancro più diagnosticato nella popolazione maschile. Il numero dei nuovi casi tende ad aumentare sia a causa della crescita della popolazione e dell’invecchiamento della stessa che a causa dell’invecchiamento dell’incidenza indipendente dall’età.

Tipica neoplasia dell’età avanzata è infatti rara prima dei 40 anni ma frequente oltre i 65 anni. Viste le rapide evoluzioni tecnico-scientifiche è importante il confronto tra le diverse figure sanitarie coinvolte: oncologo, anatomo patologo, urologo, radioterapista, radiologo, anche alla luce delle nuove acquisizioni sulla patogenesi del carcinoma renale e prostatico e della disponibilità di nuovi approcci terapeutici integrati.

Il Convegno, dopo il successo delle precedenti edizioni, è ormai diventato un atteso e tradizionale appuntamento annuale per gli specialisti del settore e si pone l’obiettivo di approfondire le conoscenze in merito all'approccio terapeutico multidisciplinare del carcinoma renale e del carcinoma prostatico attraverso un confronto diretto tra l’oncologo e gli altri specialisti e tramite la discussione delle tematiche più controverse.

Stefano Cascinu