PRESENTAZIONE

Il virus Ebola è noto alla comunità scientifica dalla metà degli anni ’70, ma l’epidemia in corso in questi mesi è la più vasta che sia mai stata osservata ed è ancora ben lungi dall’essere posta sotto controllo. Fino all’anno scorso, il virus Ebola era all’origine di epidemie di proporzioni variabili (fino a diverse centinaia di casi e sempre con elevata mortalità) con tendenza a circoscriversi ed autolimitarsi alle zone di endemia.
Nel caso dell’epidemia in corso, invece, caratterizzata da svariate migliaia di casi, si registrano alcune preoccupanti
anomalie, rispetto al passato, che vanno tenute in evidenza:
• sono stati documentati numerosi e distanti focolai di malattia in regioni africane di vaste proporzioni e densamente popolate;
• la mortalità è rimasta molto elevata (intorno al 50% dei casi diagnosticati e trattati in Africa);
• si sono verificati casi secondari anche nei Paesi Occidentali (noti a tutti i casi verificatisi in Spagna e negli Stati Uniti).
La possibilità che il virus Ebola possa “lambire” anche la Penisola esiste; mentre le probabilità che un’epidemia
propriamente detta possa stabilirsi effettivamente in Italia sono molto basse. Basse, ma non così basse da farci ignorare la necessità di informare correttamente operatori sanitari e popolazione generale su come interpretare i dati che ci arrivano dal fronte dell’epidemia.
Scopo di questo evento è condividere con gli esperti le informazioni più aggiornate sull’argomento e permettere alla cosiddetta “gente comune” di esprimere dubbi e preoccupazioni, ricevendo risposte qualificate. Affrontare questa situazione con realismo ed equilibrio ci permetterà di gestirla nel modo più appropriato e meno dispendioso, sia dal punto di vista economico che emotivo.