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A partire dalla legge sulle DAT (n. 219 del Dicembre 2017) si sancisce in modo ben chiaro che “il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura”. Nel 2019 il codice deontologico degli infermieri viene aggiornato ed appare quindi all’articolo 4 la seguente affermazione “Nell’agire professionale l’infermiere stabilisce una relazione di cura utilizzando anche l’ascolto e il dialogo. (…)

Il tempo di relazione è Tempo di cura”. La protagonista che ne emerge da entrambe le frasi è la cura. Cosa si intende quindi per cura?
Quali gesti e quali parole consentono di mettere in atto azioni curative? Essere capaci di farsi carico della malattia dell’altro nello spazio delle parole e nel tempo di assistenza. Sembra non possa esistere cura senza dialogo e non esista tempo di un professionista che non sia cura. Quale complessità si nasconde nel “tempo” e nella “cura”? Quale possibilità ci sono per i professionisti sanitari di trasformare le parole in farmaci e i gesti in occasioni? Il Corso intende affrontare i temi e le azioni che sottendono alla cura ma che appartengono all’umano.
I relatori accompagneranno e spiegheranno come il tempo, le parole e la relazioni siano caratteristiche imprescindibili dell’agire
professionale e come esse aprano le porte alla vera cura.