PRESENTAZIONE

Si riconoscono diversi tipi di Mieloma, in relazione al tipo di anticorpo prodotto in modo anomalo dalle cellule tumorali. Il più diffuso è il Mieloma Multiplo MM, un tumore tipico dell’anziano (il 70% dei casi di mieloma multiplo insorgono dopo i 65 anni di età e il 18% ha meno di 50 anni) che colpisce le plasmacellule, risultato della maturazione dei linfociti B. Il ruolo delle plasmacellule è quello di produrre e liberare anticorpi per combattere le infezioni, ma in alcuni casi la loro crescita procede in maniera incontrollata dando origine al tumore, creando problemi anche alle altre cellule del sangue dando origine a varie problematiche. Inoltre le cellule del MM producono una sostanza che stimola gli osteoclasti, generando nei pazienti dolore osseo e fratture. Le cause sono di natura onco-genetica ma non del tutto chiare; il rischio di ammalarsi di questo tipo di tumore è superiore negli uomini rispetto alle donne e l'età rappresenta il principale fattore di rischio. Si ammalano di questo tumore nel corso della vita circa una donna su 151 e un uomo su 106, che rappresentano circa l’1% di tutti i casi di cancro diagnosticati e il 12% dei casi di cancro ematologico. 

L'obiettivo formativo del corso è l’applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell’Evidence Based Practise, investendo tutte le figure professionali che operano in Sanità attorno al MM. La cura al MM sta vivendo un periodo di forte innovazione terapeutica in cui la ricerca più recente ha evidenziato un numero sempre crescente di nuovi bersagli molecolari. Oltre dieci nuovi farmaci, per la cura del MM, sono e saranno approvati da enti regolatori internazionali, portando alla necessità di una profonda revisione delle linee guida internazionali per il trattamento della malattia stessa.

Si sta inoltre sviluppando un problema molto attuale ossia quello di costruire un sistema sostenibile. Per questo motivo è fondamentale realizzare convegni ed incontri come questo, in cui tutti gli attori del sistema possano confrontarsi ed insieme realizzare e condividere delle procedure per poter rendere utilizzabili questi nuovi scenari terapeutici cercando di aggravare il meno possibile sul Sistema Sanitario Nazionale stesso.