Presentazione

Le neoplasie rappresentano la seconda causa di ascite dopo le epatopatie. La comparsa di ascite maligna rappresenta generalmente un evento infausto nella storia della malattia oncologica con conseguenti sintomi che peggiora sensibilmente la qualità di vita dei pazienti.

La comparsa della ascite neoplastica rappresenta una situazione clinica di difficile gestione per l’Oncologo medico: tutte le strategie a tutt’oggi impiegate si sono, infatti, dimostrate di scarsa efficacia (trattamenti chemioterapici, diuretici, shunt peritoneo-venoso), rimanendo infine la meccanica asportazione dell’ascite con la paracentesi evacuativa e/o con il posizionamento di drenaggi peritoneali le strategie più comunemente adottate.

Recentemente l’armamentario dell’oncologo medico può avvalersi di una nuova strategia terapeutica basata sull’utilizzo dell’anticorpo trifunzionale catumaxomab diretto contro l’EpCAM. Quest’ultimo è un antigene presente nel 90% delle cellule neoplastiche che lega anche l’antigene CD3 presente sui linfociti T e altri numerosi effettori della risposta immunitaria, determinando lo scatenarsi di una risposta immunologica citochinica verso le cellule tumorali.

Il convegno si propone di coinvolgere gli  specialisti oncologi delle regioni Marche ed Umbria per un confronto di esperienze sui vari aspetti del percorso diagnostico-terapeutico del paziente con ascite, evidenziando le criticità presenti allo stato attuale. Il congresso si propone, inoltre, di fare il punto sulle metodiche in uso nelle due Regioni limitrofe per la gestione dell’ascite neoplastica e di fornire le evidenze scientifiche e le applicazioni pratiche del nuovo trattamento con catumaxomab.